
L’astrofisico Friedrich Matt, scienziato di fama internazionale, entrò nell’aula universitaria gremita di studenti intenti a chiacchierare frivolmente noncuranti dell’arrivo del professore.
Appoggiò la voluminosa borsa sulla cattedra e disse: “Signori vi prego… prendete posto, quest’oggi devo parlarvi di alcune cose di vitale importanza. Ho lavorato alle mie ricerche da molto tempo, troppo tempo… spero che non sia troppo tardi. Sono sei giorni che dormo solo pochi minuti per notte, non stò nella pelle per quanto ho scoperto, avrò preso centinaia di caffè tanto che tremo tutto… mi sembra di essere schizofrenico”.
La sua mano scriveva frettolosamente sulla lavagna dando le spalle agli studenti, numeri, equazioni, segni matematici, cose incomprensibili ai comuni mortali.
Voltandosi verso gli studenti con le mani fra i capelli urlò: “Siamo rovinati… rovinati… non c’è più tempo, fra poco anzi pochissimo tempo finirà il mondo, una catastrofe planetaria distruggerà tutto il sistema solare… dobbiamo sbrigarci, scappare andare da qualche parte, fuggire…“.
“Ma professore” disse uno studente, alzandosi, “ha appena detto che tutto il sistema solare verrà distrutto da non si sa cosa… dove possiamo rifugiarci se verrà cancellato tutto ?”.
Matt lo scienziato chinò la testa pensieroso: “E’ vero… vabbè facciamo finta di niente, cominciamo la lezione”.